L’Organizzazione
Mondiale del Commercio (WTO) è stata fondata nel 1o gennaio 1995 con
sede a Ginevra e vi aderiscono 153 paesi che rappresentano il 97% del commercio
mondiale dei beni e dei servizi. Tutte le regole che delibera questo organo
sono chiamate accordi e hanno un potere sopranazionale. Sarebbe
auspicabile che un organo con simili poteri e una capacità decisionale
pressoché assoluta dei mercati, sia gestita da uomini eletti democraticamente.
Sarebbe opportuno che le sue decisioni fossero rese note continuamente dai
maggiori giornali del mondo e sulle prime pagine, così che la popolazione possa
monitorare l’operato dei suoi eletti. Invece ogni sua decisione è falsata dallo
strapotere dei paesi ricchi. Il codice di funzionamento dell’organizzazione è
talmente complesso (2700 pagine di trattati) che soltanto questi paesi che
possono permettersi molti manager, riescono a controllare cosa viene
deliberato. Chi guida il WTO è il gruppo QUAD, formato da Usa, Giappone, Canada
ed Europa. Ma l’Europa intera è rappresentata al tavolo delle trattative del
WTO dalla Commissione Europea, che nessun cittadino elegge. La politica
italiana di norma firma gli accordi senza neppure leggerli. Sentite mai
parlarne? No. Se un
Paese si oppone a una regola del WTO può essere processato da un tribunale al
suo interno (Dispute Settlement Body), dotato di poteri enormi. Questo
tribunale è formato da tre individui di estrazione economico-finanziaria non
eletti da nessun popolo, le cui sentenze finali sono inappellabili. Una
sentenza del WTO può penalizzare o persino ribaltare le scelte democratiche di
milioni di cittadini, anche nei Paesi ricchi. Per esempio, tutta l’Europa ha
subito una condanna commerciale dagli USA che le costa 340 miliardi di euro
l’anno perché si rifiuta di importare la carne americana agli ormoni. Neppure gli Stati Uniti hanno potere sulle decisioni del
WTO. Il presidente Obama, sotto pressione dai cittadini a causa della
catastrofe finanziaria dello scorso anno, aveva deciso di imporre nuove regole
restrittive delle speculazioni selvagge delle banche (la causa della crisi). Ma
gli è stato sbarrato il passo proprio da una regola del WTO, che si chiama
Accordo sui Servizi Finanziari, e che sancisce l’esatto contrario, cioè proibisce
alla Casa Bianca e al Congresso di regolamentare quelle banche. E sapete chi,
anni fa, negoziò quell’accordo al WTO? Timothy Geithner, attuale ministro del
Tesoro USA, che è uno dei membri del Gruppo Bilderberg. Gli accordi che il WTO
stabiliscono questo:
1) esautorano le politiche sanitarie di qualunque Paese,
incrinando il vecchio Principio di Precauzione che ci tutela dallo scambio di
merci pericolose (WTO: Accordo Sanitario- Fitosanitario). In altri termine, Il
WTO rende impossibile l’applicazione di
quelle norme che ci tutelavano dalle eventuali merci pericolose provenienti
dagli altri paesi.
2) tolgono al cittadino la
libertà di sapere in quali condizioni sono fatte le merci che acquista e con
che criteri sono fatte. Inoltre ostacolano l’uso delle etichette, che tutelano del consumatore (WTO: Accordo
Sanitario-Fitosanitario & Accordo Barriere Tecniche al Commercio, con
implicazioni sui diritti dei lavoratori e sulla tutela dell’ambiente).
3) impongono ai politici
di concedere alle multinazionali estere le stesse condizioni richieste alle
aziende nazionali nelle gare d’appalto, a prescindere dalla necessità di
favorire l’occupazione nazionale; e minacciano le scelte degli amministratori
locali nel caso volessero facilitare l’inserimento di gruppi di lavoratori
svantaggiati, poiché tali politiche sono considerate discriminazioni al Libero
Mercato (WTO: Accordo Governativo sugli Appalti – Principio del
Trattamento Nazionale ecc.).
4) concentrano nelle mani
di poche multinazionali la maggior parte dei brevetti dei principi attivi e
delle piante che si usano per i farmaci o per l’agricoltura. Infatti gli
accordi del WTO permettono anche la brevettabilità delle forme viventi (piante e animali) e tutelano quei brevetti per 20
anni. Con l’ espressione “brevettabilità” si intende l’ acquisizione di un
documento che sancisce la paternità e la proprietà esclusiva di un’ invenzione
e del suo sfruttamento. Ed è proprio qui il paradosso, piante, animali ed
essere viventi in generale non sono un’ invenzione dell’ uomo. Ad esempio, se
viene brevettato il grano da una multinazionale, significa che i contadini di
tutto il mondo dovranno pagare a la suddetta multinazionale una cifra sancita
dal brevetto. In altri termini, si vuole privatizzare la natura! Di conseguenza,
se le multinazionali controllano per 20 anni i brevetti di farmaci salva vita,
significa che i paesi del terzo mondo dovrebbero acquistarli, essendo però che
non hanno a disposizione capitale sufficiente, devono necessariamente
rinunciarvi. (WTO: Accordo TRIPS sulla Proprietà Intellettuale).
5)Il WTO ha recentemente
autorizzato i paesi membri ad attuare il GATS. Questo acronimo sta per General Agreement on Trade in Services ed aspira alla privatizzazione di ogni servizio
pubblico. Stanno promovendo a tutto spiano la privatizzazione e l’apertura al
Libero Mercato estero di praticamente tutti i servizi alla cittadinanza, anche
di quelli essenziali come sanità, acqua, istruzione, assistenza agli anziani
ecc., con regole che impediranno di fatto agli amministratori locali la tutela
dei cittadini meno abbienti che non possono permettersi servizi privati.
E ricordo, se ce ne fosse
bisogno, che questi Accordi sono vincolanti su qualsiasi legge nazionale,
privando quindi l’ autorità dei nostri
politici dalla gestione della nostra economia nei capitoli che contano.
Nessun commento:
Posta un commento